La celebre azienda sportiva PUMA è stata inserita nella top ten dei Leader Climatici d’Europa, secondo una classifica stilata dal Financial Times, che ha analizzato le ambizioni climatiche di 600 aziende europee. Questo riconoscimento colloca PUMA tra le aziende più virtuose del continente in termini di riduzione delle emissioni di gas serra.
Il Financial Times ha premiato le aziende che hanno dimostrato i maggiori progressi nella riduzione delle emissioni dirette di gas serra (Scope 1) e quelle indirette derivanti dall’energia acquistata (Scope 2). Le aziende che hanno riportato con trasparenza anche le emissioni indirette legate alla catena di approvvigionamento (Scope 3) e che hanno collaborato con organizzazioni esterne come il CDP e la Science Based Targets Initiative hanno ricevuto ulteriori punti.
Anne-Laure Descours, Chief Sourcing Officer di PUMA, ha espresso gratitudine per questo prestigioso riconoscimento, sottolineando l’impegno incessante del team globale dell’azienda. “Essere riconosciuti in questa classifica è un grande onore, e voglio ringraziare il nostro team di esperti per il lavoro straordinario svolto in tutto il mondo”, ha dichiarato. “Tuttavia, siamo consapevoli che la strada verso la riduzione delle nostre emissioni, soprattutto nella catena di approvvigionamento, è ancora lunga e richiede uno sforzo collettivo da parte di tutti gli stakeholder.”
PUMA è presente nella classifica dei Leader Climatici d’Europa fin dalla sua creazione nel 2021, ma quest’anno ha raggiunto il suo miglior piazzamento, conquistando l’ottavo posto tra tutte le aziende analizzate. Nel 2023, l’azienda ha raggiunto i suoi obiettivi climatici sette anni prima del previsto e ha stabilito nuovi target di riduzione delle emissioni, approvati dall’iniziativa Science-Based Targets. Entro il 2030, PUMA mira a ridurre del 90% le emissioni Scope 1 e 2, e del 33% le emissioni Scope 3, rispetto ai livelli del 2017.
Nel 2023, PUMA ha registrato notevoli progressi nella riduzione delle emissioni di gas serra, grazie al raddoppio dell’uso di energia rinnovabile da parte dei suoi principali fornitori rispetto all’anno precedente. L’azienda ha inoltre incrementato l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale nei suoi prodotti, ha adottato tariffe di spedizione a basso contenuto di carbonio, utilizzato elettricità da fonti rinnovabili o certificati di energia rinnovabile per le proprie operazioni e investito in veicoli elettrici per la sua flotta aziendale.